Metti a fuoco la vera immagine

Norm Bleichman

Da L’Araldo della Scienza Cristiana – 6 febbraio 2023

Originariamente pubblicato sul numero del 1 dicembre 2003 del Christian Science Sentinel


Alcuni anni fa lavoravo in un palazzo di uffici a Hollywood. Ogni pomeriggio tenevamo una riunione del personale in una grande sala conferenze ad un’estremità del piano. Un giorno, al termine della riunione, scoprimmo che qualcuno era entrato nella parte anteriore dei nostri uffici e aveva rubato vari effetti personali. Tra questi c’era un mio borsello in pelle contenente le mie carte di credito, il libretto degli assegni, le chiavi di casa e circa 40 dollari in contanti. Io e i miei colleghi controllammo rapidamente le altre stanze, le scale e persino il cassonetto all’esterno, ma non trovammo nulla.

Ero scosso. Mi sentivo violato. Quelli tra noi che erano stati derubati sporsero denuncia alla polizia. Ci dissero che nel quartiere risiedevano dei tossicodipendenti e che questo genere di furti avvenivano purtroppo spesso a sostegno dei loro “affari”. Probabilmente non avremmo mai più rivisto i nostri oggetti di valore. “Bloccate le carte di credito, richiedete nuovi assegni e cambiate le serrature di casa”, ci suggerirono i poliziotti.

Inizialmente questa prospettiva mi fece temere che la mia identità potesse essere usata per scopi fraudolenti e che le mie carte di credito, il mio conto bancario e persino la mia casa fossero ora a rischio. Tuttavia, avevo anche una risorsa a cui attingere che mi dava molta pace. Essendo cresciuto frequentando le scuole domenicali della Scienza Cristiana, avevo imparato a considerare il mio prossimo secondo una prospettiva diversa.

 Attraverso lo studio della Bibbia e di Scienza e Salute con Chiave elle Scritture, su cui basavo il mio studio, ero arrivato a capire che tutti gli uomini e le donne sono figli di Dio. Infatti, la Bibbia spiega che ognuno di noi è l’immagine stessa di Dio (vedi Genesi 1:27). Ne consegue che tutti i figli di Dio sono naturalmente buoni. Devono esserlo. Non possono farne a meno. Alla luce di ciò, qualsiasi comportamento che si discosti da questa bontà deve essere falso. Ripensando al furto e a chi poteva aver preso le mie cose, cercai di attenermi a questi fatti spirituali. Tuttavia, era difficile concentrarsi sull’immagine spirituale che vedeva tutti come buoni quando pensavo a ciò che era appena accaduto. 

Il mio pensiero successivo, sebbene apparisse stravagante, era proprio ciò di cui avevo bisogno. Mi ricordai di un altro episodio avvenuto qualche settimana prima proprio in quegli uffici. Un gruppo di noi era riunito intorno a un tavolo di lavoro, quando all’improvviso scoppiò un clamore proveniente dalla scala antincendio all’esterno delle finestre del quinto piano. Un uomo vestito con una pelle di animale scese di corsa la scala dal piano superiore, inseguito da un poliziotto in uniforme con la pistola in mano. I due lottarono brevemente prima che il primo perdesse l’equilibrio e cadesse dalla ringhiera al suolo.

 Per me, l’aspetto più interessante di questo bizzarro episodio era il fatto che ciascuno di noi, intorno al tavolo, si sia limitato ad alzare momentaneamente lo sguardo prima di tornare al proprio lavoro, completamente indifferente. La spiegazione era semplice. Quella mattina, al nostro arrivo al lavoro, avevamo notato la presenza di una troupe televisiva nel parcheggio. Erano lì per girare una sequenza per una serie d’azione e avventura e avevano già gonfiato un gigantesco airbag di sicurezza alla base dell’edificio. Sapevamo quindi che quello che stava accadendo sulla scala antincendio – per quanto avvincente sarebbe stato per i futuri spettatori televisivi – non era reale. Era solo il frutto dell’immaginazione di uno sceneggiatore, realizzato da un regista e dagli attori.

Così, riconsiderando la scena che avevo immaginato essersi svolta nel nostro ufficio – quella di una persona cattiva che aveva rubato tutti i miei effetti personali più importanti e le chiavi di casa mia – mi resi conto che dovevo essere indifferente a questo “dramma” come lo ero stato a quello della scala antincendio. Da un punto di vista spirituale, anche l’irruzione in ufficio era una storia di fantasia. Non solo dovevo vedere l’uomo o la donna che avevano preso le mie cose come completamente onesto o onesta, ma dovevo anche mantenere una visione corretta e spirituale della società in generale. Il mio ragionamento si basava sul racconto biblico secondo cui siamo tutti creati a immagine e somiglianza di Dio. Se credevo che quel racconto della creazione fosse vero – e lo credevo – allora qualsiasi concetto dei figli di Dio come disonesti, disperati o che potessero tramare qualcosa di negativo era fittizio, una falsa valutazione. 

Il giorno seguente, al lavoro, non si seppe più nulla del furto, ma continuai a riflettere su ciò che sapevo essere l’autentica natura della creazione di Dio. La preghiera mi aveva portato a continuare a pregare sulla situazione e a rimandare la chiamata alla società della carta di credito e alla banca, nonché la sostituzione delle serrature di casa mia. Ebbi la profonda intuizione di dover prima imparare qualcosa che Dio mi stava mostrando sulla situazione. 

L’indomani, tornando a casa dopo il lavoro, mi sentii spinto a difendere la visione spirituale dell’uomo descritta nella Bibbia. La Scienza Cristiana insegna in modo convincente che Verità è un altro nome per Dio. Così, in macchina, dissi ad alta voce che se la Verità era suprema e invincibile, allora era impossibile per qualsiasi altra forza avere potere o legittimità. Un attimo dopo questa dichiarazione, mi sentii completamente in pace. Sentivo che in qualche modo l’intera situazione era risolta e che la risoluzione doveva essere positiva. Non sapevo cosa o come, ma sapevo con certezza che non dovevo più pensarci.

Quando arrivai a casa venti minuti dopo, mia moglie mi accolse sulla porta dicendomi che l’ufficio aveva appena chiamato per dire che qualcuno aveva trovato il mio borsello e gli altri oggetti mancanti in un bagno diversi piani sotto al mio. Anche se vorrei poter dire che anche i contanti erano ancora lì, non è così. Tuttavia, le mie carte di credito, il libretto degli assegni e le chiavi erano tutti presenti.

Quando mia moglie mi comunicò che le mie cose erano state ritrovate, non mi sentii affatto sorpreso. Sentivo solo che questa notizia era il risultato logico di ciò che avevo percepito così profondamente in macchina mentre tornavo a casa. Avevo davvero modificato le mie aspettative e trasformato la mia visione di tutti, inclusa la persona che aveva preso le mie cose. I miei timori iniziali di perdere i miei documenti e di essere vulnerabile a ulteriori furti, o addirittura di essere in pericolo perché qualcuno aveva accesso alla mia casa, erano svaniti nelle ventiquattro ore precedenti.

Quando passai dalle mie paure iniziali al riconoscimento della presenza di Dio – e identificai la Sua buona natura in ogni persona coinvolta in questa vicenda – sia il mio stato d’animo che la mia esperienza reale tornarono in armonia. E come ho imparato tante volte da allora, nessuno può far sì che l’immagine reale venga distorta o eliminata per nessuno di noi.

Norm Bleichman lavora nella produzione video e vive con la sua famiglia a Rowley, nel Massachusetts, USA.