Guarire è vedere, vedere spiritualmente

Mary Mona Seed Fisher

Da L’Araldo della Scienza Cristiana – 16 ottobre 2024 – Originariamente pubblicato sul numero del 2 gennaio 1978 del Christian Science Sentinel


Guarire significa vederci meglio! Proprio così, perché la guarigione è l’illuminazione della verità dell’uomo e dell’universo così come li crea e li conosce lo Spirito, Dio. Nelle guarigioni non trasformiamo la realtà. Vediamo semplicemente ciò che è reale, diventandone consapevoli in misura maggiore.

Oggigiorno si parla parecchio dei problemi di vista. Alcuni associano il calo della vista all’invecchiamento; altri, che da anni hanno gli occhiali, si aspettano un crescente peggioramento. Tuttavia, i disturbi della vista, indipendentemente dalle presupposte ragioni, sono sempre una menzogna perché si fondano su una falsa premessa, la credenza che la vita sia nella materia. Per correggere questo falso concetto dobbiamo cambiare il nostro punto di vista e guardare nella giusta direzione, cioè volgere lo sguardo dalla materia all’essere spirituale. Cominceremo così a vedere l’illusorietà e l’irrealtà della corporalità e la totalità di Dio, il bene. La guarigione ne è il risultato. Vale lo stesso in tutte le guarigioni, in qualsiasi circostanza dobbiamo spiritualizzare la nostra prospettiva, la nostra visione.

Nella Scienza Cristiana, le più semplici affermazioni sulla verità sono profonde. La comprensione di queste accompagna la spiritualizzazione del pensiero. Per esempio, la Scienza Cristiana insegna che Dio, il bene, è Tutto. Provate a immaginare cosa ciò possa significare per tutti noi! Intravedere anche solo una frazione di questa verità rivoluziona la coscienza e porta alla luce immense benedizioni. Se vista interamente, eliminerebbe per sempre tutta l’infelicità, tutte le malattie, le carenze e le sofferenze. Eppure, quante volte al giorno la visione materiale della vita obnubila la nostra visione della totalità di Dio? Succede ogniqualvolta vediamo come reale ciò di cui Dio non fa affatto parte: persone difficili, cattiva salute nostra o altrui, carenze, disastri a livello nazionale o personale e qualsiasi altra discordanza.

Ci si potrebbe allora domandare come vadano fronteggiate nella nostra vita queste condizioni. Dobbiamo far finta che non esistano? No. La Scienza Cristiana insegna che tutte le difficoltà si correggono con la preghiera scientifica. Tale preghiera riconosce la verità spirituale e nega i falsi concetti materiali; ci mette in grado di vedere – o di esserne consapevoli – la totalità di Dio al posto della situazione discordante. Questo modo di vedere porta alla guarigione.

Il tutto, quindi, ci riporta alla vista, non à vero? È proprio la nostra visione delle cose che cerchiamo di cambiare con la preghiera, e non le persone, le condizioni fisiche o le circostanze. Per guarire, correggiamo il nostro pensiero spiritualizzando il nostro punto di osservazione.

È interessante notare quante affermazioni in Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy facciano riferimento, direttamente o indirettamente, alla vista. Per esempio, leggiamo a pag. 264: «A misura che i mortali raggiungono vedute più corrette di Dio e dell’uomo, innumerevoli oggetti della creazione, che prima erano invisibili, diverranno visibili». E più avanti nella stessa pagina: «La materia scompare sotto il microscopio dello Spirito». Si capisce quindi l’importanza che ha la visione. Osserviamo la materia, pensando che sia reale e cercando di comprenderla, o rivolgiamo lo sguardo a ciò che è spirituale, a «vedute più corrette di Dio e dell’uomo»?

Quello che sto per raccontarvi è un’illustrazione dell’effetto guaritore che ha spostare lo sguardo dalle condizioni materiali alle realtà spirituali.

Io e mio marito avevamo traslocato in un nuovo stato, dove mi fu richiesta una visita oculistica per il trasferimento della patente. In passato, mi avevano detto che avrei dovuto mettere gli occhiali e quindi sapevo che dovevo guarire. Incominciai dalla prima metà della definizione di «occhi», a pag. 586 di Scienza e Salute: «Discernimento spirituale — non materiale, ma mentale». Prendendo questa definizione come base di partenza, pregai affermando le verità spirituali di Dio e dell’uomo e negando le false concezioni materiali.

Quando feci la visita alla motorizzazione civile mi dissero che avevo 20/50 (circa quattro decimi in Italia. N.d.T.) e che avrei dovuto portare gli occhiali. Di ritorno a casa, ero all’inizio scoraggiata. I miei ragionamenti metafisici erano stati validi, ma per qualche ragione non ero guarita. Poi, mi venne questo pensiero: «Bene, e quindi? Mettere gli occhiali non può cambiarmi la visione; è sempre spirituale, non materiale. Mi venne allora il pensiero angelico che spezzò il mesmerismo: «La materia non può influenzarmi in alcun modo, nel bene o nel male. Di colpo, mi sentii sollevata. Non mi vedevo più come un essere umano che, per risolvere un problema di vista, si dà un trattamento secondo la Scienza Cristiana e cerca poi di verificare se è davvero guarito. Mi resi conto che una visita materiale non poteva misurare la mia reale visione, che dev’essere sempre perfetta. Mi sentii in pace.

Il giorno seguente feci una visita approfondita da un optometrista, che doveva prescrivermi le lenti; ma invece di prescrivermele disse che la mia vista era eccellente! Tornai alla motorizzazione il giorno dopo, dove mi rivisitò lo stesso oculista della prima volta. Ed esclamò: «Lei adesso ha 20/20 (Vista perfetta, dieci decimi in Italia. N.d.T.). Ma che è successo?»

Era successo che avevo distolto lo sguardo dalla materia al punto di non preoccuparmi più della guarigione, trovando di conseguenza il mio sé spirituale intatto, come è sempre stato.

Sforziamoci di mantenere lo sguardo su ciò che è spirituale invece che sulle difficoltà illusorie della materialità. Purificando in tal modo la nostra coscienza, raccoglieremo i frutti della purezza che ha promesso Gesù: «Beati i puri di cuore, perché essi vedranno Dio.» Matteo 5:8.

In verità non c’è nessuna mortalità da vedere. Tutto ciò che realmente esiste per noi da osservare è lo Spirito e l’impeccabile creazione dello Spirito. Ciò è vero per chiunque ed ovunque, e il riconoscimento di questo fatto, sommato a un pensiero disciplinato che mantiene lo sguardo su ciò che è spiritualmente buono, guarisce ogni sorta di discordanza umana!