Il trattamento nella Scienza Cristiana: l’attività del Cristo

Il trattamento della Scienza Cristiana mette al centro del nostro pensiero l’ispirazione spirituale, che lo guida ad emergere dalle profondità del dolore o dello scoraggiamento alla luce della Verità. Mary Beattie

Da L’Araldo della Scienza Cristiana – 18 gennaio 2023 – Originariamente pubblicato sul numero del 2 gennaio 2023 del Christian Science Sentinel

l trattamento della Scienza Cristiana è nettamente diverso da quello effettuato in ambito medico. Esso si svolge esclusivamente a livello di pensiero. Si tratta di una preghiera ispirata che corregge e sostituisce con la Verità spirituale le credenze e le affermazioni errate basate su percezioni materiali. È motivato da un profondo amore per Dio, Spirito, e per coloro che ci circondano.

Ecco una descrizione tratta da Scienza e Salute con Chiave delle Scritture di Mary Baker Eddy di ciò che accade durante un trattamento nella Scienza Cristiana: «Lo Spirito, Dio, raccoglie i pensieri informi nei loro giusti canali e dischiude questi pensieri, proprio come Egli apre i petali di un santo proposito, affinché questo proposito possa apparire» (pag. 506).

Questo «santo proposito» potrebbe essere il nostro desiderio di guarire. Quando iniziamo a pregare in modo specifico per alleviare le sofferenze nostre o altrui, anche i pensieri informi, ovvero quei pensieri che non ci sono ancora venuti in mente o che non riusciamo nemmeno a esprimere a parole, vengono raccolti, individuati e caratterizzati dallo Spirito, Dio. Il trattamento della Scienza Cristiana fa sì che l’ego umano faccia un passo indietro, in modo che l’ispirazione spirituale possa essere al centro del nostri pensieri, portandoci così ad emergere dalle profondità del dolore o dello scoraggiamento verso la luce della Verità, Dio. Questo avviene perché il Cristo, cioè l’attività della Verità, che Gesù insegnò e dimostrò, si presenta a ciascuno di noi in modi che possiamo comprendere.

Il Cristo ci rende consapevoli dei fatti divini fondamentali sulla natura dell’uomo come interamente spirituale, non un misto di fisicità e spiritualità. Insegnando ai suoi discepoli, Gesù disse loro: «Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli» (Matteo 5:48). Non si tratta di un invito a vedere mentalmente in qualche modo i nostri corpi e le nostre disposizioni come umanamente perfetti, sia fisicamente sia psicologicamente. È invece l’indicazione a conoscere la natura essenziale di Dio come Spirito e la nostra natura spirituale essenziale come riflesso perfetto del nostro Padre-Madre divino. Ci istruisce a vedere l’uomo (la vera natura vostra, mia e di tutti) come simile a Dio, e non Dio come simile all’uomo.

Questo tipo di ragionamento richiede senso spirituale. Scienza e Salute afferma: «Il senso spirituale è una capacità cosciente e costante di comprendere Dio» (pag. 209). Il nostro senso spirituale ci permette di riconoscere il bene che c’è nel mondo, e il Cristo ci spinge a capire che questo bene proviene dalla legge divina del bene, come la intese Gesù. Quando fu chiamato a sfamare migliaia di persone con una misera scorta di cibo, benedisse il poco cibo disponibile e ringraziò Dio. Il risultato fu che tutti furono sfamati (vedi Matteo 14:15-21). Il senso spirituale ci permette anche di amplificare l’evidenza del bene nella nostra vita quotidiana.

Che cosa succede se sentiamo che i nostri migliori sforzi per dare un trattamento nella Scienza Cristiana non producono l’effetto desiderato? Possiamo essere certi che il bene è ancora in atto e possiamo dare ascolto alla promessa che «… a tutta l’umanità e in ogni ora, l’Amor divino provvede tutto il bene» (Scienza e Salute, pag. 494). Non si tratta di pretendere di sentire il Cristo guaritore in ogni momento, ma di focalizzarci su quei pensieri che ci rendono più capaci di ascoltare la Verità divina e di percepire la sua presenza. Di conseguenza, ci troveremo a superare paure, dubbi e ansie; ci sentiremo incoraggiati a essere più compassionevoli o perspicaci, o forse meno egoisti. Questa è l’attività del Cristo nella nostra vita.

Mary Baker Eddy scrive (mettendo Vita in maiuscolo in quanto sinonimo di Dio): «Divenite consapevoli per un solo momento che la Vita e l’intelligenza sono puramente spirituali — né nella materia né appartenenti alla materia — e allora il corpo non avrà più di che lamentarsi. Se soffrite di una credenza nella malattia, vi troverete improvvisamente sani» (Scienza e Salute, pag. 14). Nella mia esperienza, ho visto dimostrata molte volte l’efficacia di questa istruzione con la rapida guarigione di raffreddori, influenze, dolori, infezioni e infiammazioni. A volte, tuttavia, la guarigione ha richiesto più tempo: ad esempio, per ristabilire l’armonia nel matrimonio, per trovare un lavoro con uno scopo importante e per eliminare la tendenza ad avere terribili mal di testa. Ma la diminuzione della sofferenza associata a questi problemi è avvenuta grazie alla persistenza di momenti in cui ho sentito più profondamente che «la Vita e l’intelligenza sono puramente spirituali». 

Il trattamento nella Scienza Cristiana non dipende mai dal tempo. Una correzione benefica del nostro pensiero può avvenire in un momento di consapevolezza che il Cristo guaritore è con noi oggi. Questa consapevolezza non è un esercizio intellettuale, né si basa su una formula, sull’apprendimento mnemonico e non dipende dal nostro livello di istruzione. È un cambiamento di pensiero, un allineamento con le realtà spirituali rivelate da Dio, Mente divina. Spogliandoci degli sforzi personali per pregare o trattare un determinato caso, percepiamo la sostanza di ciò che Mary Baker Eddy definì succintamente: «La Mente è sempre l’Iddio eterno, il bene» (Scienza e Salute, pag. 415). Tutti i casi sono guariti dalla Mente; non c’è altra mente che possa guarire.

 Quando si contatta un practitioner della Scienza Cristiana per un trattamento, sia il guaritore che colui che cerca la guarigione – practitioner e paziente – si mettono in ascolto del Cristo per spiritualizzare il pensiero. Il trattamento apre il nostro pensiero al potere dell’Amore divino che influenza, motiva e conforta il paziente, il practitioner e l’intera umanità. Siamo insieme a testimoniare il potere rigenerativo della Verità. Come l’ho sentito descrivere una volta: Quando c’è una chiamata per un trattamento di Scienza Cristiana, c’è un riconoscimento della perfezione divina già a portata di mano, da entrambi i capi del telefono. Sia il practitioner che il paziente diventano consapevoli che la Vita e l’intelligenza sono interamente spirituali e sempre presenti.

Il trattamento ideale della Scienza Cristiana fu illustrato da Gesù nei Vangeli. Come suoi seguaci, possiamo tenere questo modello elevato nel nostro pensiero quotidiano e aspettarci la guarigione.

Il Cristo, l’attività della Verità, che Gesù insegnò e dimostrò, si presenta a ciascuno di noi in modi che possiamo comprendere.