A quali cose credete?

Dio ci ha messi in grado di scegliere la Verità e di orientare tutto il nostro amore e tutta la nostra fede verso l’unico Dio, che ha creato tutte le cose.

Steve Cole

Da L’Araldo della Scienza Cristiana – 14 novembre 2022 -Originariamente pubblicato sul numero del 2 maggio 2022 del Christian Science Sentinel


In qualsiasi momentoconsciamente o inconsciamente, scegliamo a cosa credere, cosa prendere per reale o per vero. La mente umana ha la tendenza ad accettare come realtà ciò che testimoniano i sensi fisici, che insistono sul fatto che l’esistenza materiale, col suo mix di bene e di male, di salute e di malattia e di vita e di morte, costituisca il fatto dell’essere. I sensi fisici non danno alcuna prova dell’esistenza di Dio in quanto Spirito infinito e Amore divino. 

D’altro canto, il senso spirituale, che è sempre presente e sempre attivo, ci dà qualcosa che il mondo non può darci: la visione che Dio ha della realtà. La Bibbia lo afferma in questo modo: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d’uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano. Dio però le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perché lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondità di Dio» (I Corinzi 2: 9,10). L’implicazione è che la testimonianza dei sensi materiali è falsa ed è vera quella del senso spirituale. Mary Baker Eddy, nel libro di testo della Scienza Cristiana, Scienza e Salute con Chiave delle Scritture, scrive: «Ciò che viene chiamato senso materiale può presentare soltanto un senso mortale temporaneo delle cose, mentre il senso spirituale può testimoniare soltanto della Verità» (pag. 298). 

Ma che succede quando i fatti concreti di una data situazione non corrispondono a ciò a cui crediamo? Non è un problema per i fatti in quanto tali, che non diventano per questo meno concreti, ma può essere un problema per noi. Facciamo un esempio: se avete un appuntamento con qualcuno, ma l’indirizzo che vi hanno dato è sbagliato, mancherete l’appuntamento. Se le informazioni non sono corrette si possono creare situazioni spiacevoli che però si risolverebbero nel momento in cui si ottenessero e si seguissero le indicazioni corrette. Quando il pensiero passa dalla falsità alla realtà, ne beneficiamo sempre. 

A un livello più profondo, le conseguenze sono ancora maggiori quando le credenze riguardo alla vita sono in disaccordo con «i grandi fatti spirituali dell’essere» (Scienza e Salute, pag. 546). La Scienza Cristiana ci rivela che questi grandi fatti spirituali dell’essere derivano da Dio, che è la Verità stessa. Questi fatti sono immutabili, eterni e universali. Sono assoluti. Non li creiamo noi e non li possiamo né cambiare né distruggere. E questi fatti non vengono minimamente alterati dal fatto che ci si creda o meno. 

Noi, tuttavia, siamo profondamente influenzati dalle cose a cui scegliamo di credere. Come quando si incorona un re, potrebbe insediarsi una falsa credenza a cui diamo il potere di governarci, per poi servirla attraverso i nostri pensieri e le nostre azioni. L’Apostolo Paolo ci mette in guardia: «Non sapete voi che a chiunque vi offriate come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell’ubbidienza per la giustizia?» (Romani 6:16)

La libertà di scegliere a cosa credere è preziosa, ed altrettanto preziosa è la saggezza di scegliere correttamente. Cristo Gesù, la nostra Guida, chiarisce che il giusto titolare a occupare quel trono è sempre lo Spirito e mai la materia: «Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano; anzi fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano. Perché dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore» (Matteo 6:19-21). 

Nel suo libro di testo, Mary Baker Eddy spiega in che modo ciò a cui scegliamo di credere incida sulla nostra salute. Ella scrive: «Se l’armonia e l’immortalità dell’uomo non stanno diventando più evidenti, significa che noi non stiamo recependo la vera idea di Dio; e il corpo rifletterà ciò che lo governa, sia esso la Verità o l’errore, la comprensione o la credenza, lo Spirito o la materia. Perciò “riconciliati dunque con Dio; avrai pace”» (pag. 324).

Una sera di primavera mi capitò quanto segue. Ero stato a un matrimonio dove avevo potuto apprezzare il buon cibo, la musica e il ballo. In seguito, mentre mi spostavo in auto verso la casa di un parente, mi venne la nausea. Ero tentato di credere che tutto quel cibo e tutto quel ballare non fossero stati una bella combinazione. Stavo insomma cercando una ragione plausibile che giustificasse la mia nausea. Il malessere peggiorava e arrivato a destinazione mi sentivo davvero male. 

Nel contempo però, mi ero messo in ascolto dei messaggi che Dio aveva per me. Ed ecco che mi venne in mente uno di quei «grandi fatti spirituali dell’essere»: tutto il bene è spirituale e proviene da Dio, perciò non può essere ribaltato. Per me questo significava che il bene che avevo vissuto quel giorno era stato giusto ed amorevole; era stata una benedizione di Dio che tale doveva rimanere e non poteva trasformarsi in causa di sofferenza. Il concetto mi era perfettamente chiaro e la nausea sparì immediatamente. Tutto era a posto.

Che cosa è successo? La credenza che una cosa buona potesse diventare cattiva era stata sostituita e annullata dal fatto che tutto il bene reale è di Dio ed è benefico e irreversibile. La falsa credenza era stata detronizzata e la legge di Dio, il bene, era là al suo posto. Percepii immediatamente questa legge di armonia che controlla e governa sia il pensiero che il corpo. 

Quando i nostri pensieri e le nostre percezioni sono conformi alla Verità, Dio, viviamo quell’armonia che Gli appartiene. Viviamo invece nella sofferenza quando accettiamo di credere a ciò che è contrario a Dio, Verità, come precisa Scienza e Salute: «È la nostra ignoranza riguardo a Dio, il Principio divino, che produce la discordanza apparente, e la giusta comprensione di Dio ristabilisce l’armonia» (pag. 390).

Disse Gesù: «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Giovanni 8:32). Quanto più permettiamo a Dio, il vero ed unico Re, di occupare il trono della nostra consapevolezza, tanto più evidenti saranno la forza, la gioia e la libertà nella nostra vita. C’è un solo unico Dio, unico Re eterno che governa noi e l’universo, unica Verità che giustamente pretende tutto il nostro cuore. Dio ci ha messi in grado di scegliere la Verità e di orientare tutto il nostro amore e tutta la nostra fede verso l’unico Dio, che ha creato tutte le cose.

Siamo profondamente influenzati dalle cose in cui scegliamo di credere.